Prima confessione per 22 bambini

Sabato 25 marzo 22 bambini hanno ricevuto per la prima volta il sacramento della Riconciliazione.

Disposti a semicerchio di fronte all’altare, insieme al parroco e ai due catechisti che li hanno accompagnati in quest’anno, si è iniziata con il canto la celebrazione: prima, la lettura della parabola del Padre misericordioso, poi un gesto volto a spiegare il senso della confessione, e infine la riconciliazione sacramentale. Per far comprendere il significato dell’Amore di Dio, rivelatosi in Gesù Cristo, e gli effetti del peccato, padre Marco ha usato un simbolo molto apprezzato dai bambini e dai loro genitori. Una lunghissima corda, legata al Crocifisso dell’altare e tenuta di mano in mano da tutti i bambini, dai genitori e dai catechisti, rappresentava l’amore di Dio che, nel Figlio, si dona e ci fa fratelli nell’unico Battesimo. Il peccato recide questo legame non solo con Dio ma anche tra noi. Per mostrarlo, padre Marco ha usato le forbici che hanno tagliato la corda nella parte legata al Crocifisso e nel tratto che univa l’uno all’altro. Quindi, la celebrazione del Sacramento: i bambini uno dopo l’altro raggiungevano il confessore in un luogo in disparte e man mano che finivano, tornando a posto, riannodavano il loro pezzo di corda con quello del vicino e raggiungevano i propri genitori per un abbraccio. Al termine delle confessioni dei 22 bambini, padre Marco ha ri-legato la corda al crocifisso e così facevano i genitori e i catechisti, non dimenticando di spiegare il senso dei nodi: l’uomo, infatti, anche dopo aver interrotto con il  peccato il proprio rapporto con Dio e con i fratelli,  può sempre riallacciare il legame con Lui mediante il sacramento della Confessione, ricostituendo al contempo la comunione con gli altri, e ricordando il dono del perdono. La celebrazione è terminata con l’unzione con l’olio dei catecumeni a Mirko, secondo grado del suo catecumenato, in attesa di ricevere il Battesimo nel giorno di Pasqua. Anche agli altri bambini veniva consegnata una bottiglietta contenente l’olio, che nel rito del Battesimo simboleggia la lotta contro il male che ogni cristiano deve compiere quotidianamente con l’aiuto della grazia di Dio.

Infine, un rinfresco nel salone parrocchiale, offerto dalla mamme dei bambini,  ha concluso la festa di questo momento indimenticabile.

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