Giovani … Artigiani di futuro

La locandina dell’evento

In preparazione al Sinodo dei giovani, intitolato “Giovani, fede e discernimento vocazionale”, il vicariato di Novara ha pensato di proporre un ciclo  di tre incontri la  domenica dalle 17 alle 20 .

Lo spunto è dato dalle parole che Francesco ha rivolto ai giovani della diocesi di Piacenza-Bobbio in pellegrinaggio a Roma: «Perché a me piace stare con i giovani? Perché voi avete dentro il vostro cuore una promessa di speranza. Voi siete portatori di speranza. Voi, è vero, vivete nel presente, ma, guardando il futuro… voi siete artefici di futuro, artigiani di futuro. Poi – e questa è la vostra gioia – è una cosa bella andare verso il futuro, con le illusioni, con tante cose belle – ed è anche la vostra responsabilità. Diventare artigiani del futuro. Quando a me dicono: “Ma, Padre, che brutti tempi, questi… Guarda, non si può fare niente!”. Come non si può fare niente? E spiego che si può fare tanto! Ma quando un giovane mi dice: “Che brutti tempi, questi, Padre, non si può fare niente!” Mah! Lo mando dallo psichiatra! Perché, è vero, non si capisce! Non si capisce un giovane, un ragazzo, una ragazza, che non vogliano fare una cosa grande, scommettere su ideali grandi, grandi per il futuro. Poi faranno quello che possono, ma, la scommessa è per cose grandi e belle. E voi siete artigiani del futuro. Perché? Perché dentro di voi avete tre voglie: la voglia della bellezza. A voi piace la bellezza, e quando voi fate musica, fate teatro, fate pittura – cose di bellezza – voi state cercando quella bellezza, voi siete ricercatori di bellezza. Primo. Secondo: voi siete profeti di bontà. A voi piace la bontà, essere buoni. E questa bontà è contagiosa, aiuta tutti gli altri. E anche – terzo -, voi avete sete di verità: cercare la verità. “Ma, Padre, io ho la verità!”. Ma sbagli, perché la verità non si ha, non la portiamo, si incontra. E’ un incontro con la verità, che è Dio, ma bisogna cercarla. E queste tre voglie che voi avete nel cuore, dovete portarle avanti, al futuro, e fare il futuro con la bellezza, con la bontà e con la verità. Avete capito? Questa è la sfida: la vostra sfida».

In ogni incontro, dopo l’introduzione alle 17 con la preghiera iniziale, il relatore svolgerà il suo intervento al quale seguiranno lo scambio e la restituzione. Al termine un’apericena fraterno concluderà il pomeriggio. Questo il programma del ciclo

1.   PROFETI DI BONTÀ 18/02/2018 Oratorio Sacro Cuore RELATORE: Ernesto Olivero (fondatore del Sermig)

La fede vissuta genera una vita buona e la bontà vissuta con semplicità e tenacia può condurre le persone all’incontro con il Signore della Bontà. I giovani della città incontreranno Ernesto Olivero fondatore del Sermig di Torino. Ci piacerebbe che l’incontro possa scaldare il cuore dei giovani affinchè ritrovino questa vocazione fondamentale di essere “profeti di Bontà” a partire dalla testimonianza concreta dell’esperienza di servizio missionario offerto ai giovani con i giovani che il Sermig porta avanti da anni in tutto il mondo e in particolare all’Arsenale della Pace di Torino.

2.   ASSETATI DI VERITÀ 18/03/2018 Parrocchia San Francesco RELATORE: don Piermario Ferrari (sacerdote, filosofo)

Con l’aiuto di don Piermario Ferrari, i giovani della città approfondiranno il binomio fede-verità in un mondo come il nostro in cui sembra prevalere l’idea che la verità sia un concetto molteplice, determinabile caso per caso e a partire dal proprio punto di vista. L’incontro permetterà di partire dalla ricerca di ciò che è vero e che ciascuno desidera per la propria vita alla scoperta della Verità che è Cristo e che illumina il cammino di ciascuno per “fare verità” su di sé.

3.   RICERCATORI DI BELLEZZA 8/04/2018 Oratorio San Giuseppe RELATORE: Lucilla Giagnoni (attrice)

A partire dalla domanda “quale bellezza nutre la fede?” vorremmo toccare con i giovani alcuni temi (creato, arte, amore donato…) che hanno a che fare con una bellezza non solo da fruire ma da contemplare e che diventa generativa nella nostra vita di fede. Lucilla Giagnoni attraverso un incontro che mescolerà diversi generi espressivi (arte, teatro, racconto autobiografico…) accompagnerà i giovani nel cogliere come fede e bellezza costituiscano un circolo virtuoso in cui una contribuisca a gustare meglio l’altra.