Quaresima 2019: il percorso per la nostra comunità parrocchiale
Pregate, digiunate e fate elemosina: sono i tre imperativi che risuonano nel Vangelo del mercoledì delle ceneri. Sono i tre verbi che caratterizzano anche il percorso della nostra comunità parrocchiale. Lo scorso anno, Papa Francesco, nell’udienza generale del mercoledì aveva ricordato che «la Quaresima è un “cammino di speranza», ribadendo che questo tempo è «un cammino verso Gesù risorto», sebbene essa si configura come «un periodo di penitenza, di mortificazione, ma non fine a sé stesso, bensì finalizzato a farci risorgere con Cristo, a rinnovare la nostra identità battesimale, cioè a rinascere nuovamente ‘dall’alto’, dall’amore di Dio». Perciò animati da questa speranza, si suggeriscono tre percorsi.
Il primo è la Preghiera
Momento fondamentale è la partecipazione alla Messa domenicale, nella quale i credenti incontrano il Signore risorto o, meglio, si lasciano incontrare da Lui, ascoltano la Sua parola, si nutrono alla Sua mensa e diventano la Sua Chiesa, ossia il Suo mistico Corpo vivente nel mondo. Quest’anno sono protagonisti i passi degli evangelisti Luca e Giovanni, contrassegnati da un percorso penitenziale. Risuona l’appello costante alla conversione del cuore che ci conduce alla Pasqua, segno supremo della riconciliazione col Padre. In questo percorso narrativo, i testi evangelici approfondiscono la riconciliazione, mediante il battesimo e la penitenza.
Per chi può anche la Messa feriale è un’occasione attraverso la quale si incontra il Cristo nella sua Parola, nel Pane spezzato e nel Calice condiviso.
L’Adorazione eucaristica per l’intera comunità è proposta in forma solenne sabato 16 marzo alle 19,00 in Chiesa parrocchiale. Ad animarla il gruppo delle famiglie.
Il Sacramento della Penitenza è un’occasione propizia di rinnovamento del cuore; inoltre, come ricorda il terzo precetto generale, si chiede al cristiano di confessarsi almeno una volta all’anno e di ricevere la comunione a Pasqua. Ogni sabato dalle 17 alle 18 sarà presente un sacerdote confessore.
Un momento settimanale tradizionale è il pio esercizio della Via crucis: ogni venerdì alle ore 17,30 si medita sul mistero della passione e morte del Signore. Ad è connesso anche l’ acquisto dell’indulgenza plenaria secondo le normali condizioni stabilite dalla Chiesa.
Il pellegrinaggio penitenziale è richiesto dalla liturgia al termine della Quaresima. Lo faremo alla Domenica delle Palme, il 14 aprile. Quest’anno si è scelto il Santuario della Madonna del Bosco per consentire a più persone di partecipare; si faranno la Via crucis, l’adorazione eucaristica e la confessione.
Digiuno e Astinenza
Pur mantenendo l’antica tradizione dall’astinenza dalle carni il venerdì e il digiuno il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì santo, «chi si trovasse in serie difficoltà per l’adempimento della legge, è tenuto in questi giorni a sostituire l’astinenza e il digiuno con altra opera di penitenza… Può essere opera penitenziale l’astenersi da cibi particolarmente desiderati o costosi, un atto di carità spirituale o corporale, la lettura di un brano della Sacra Scrittura, un esercizio di pietà preferibilmente a carattere familiare, un maggior impegno nel portare il peso delle difficoltà della vita, la rinuncia ad uno spettacolo o divertimento, e altri atti di mortificazione» (CEI, Norme per l’applicazione della costituzione apostolica “Paenitemini”, 24).
Elemosina e Misericordia
San Leone Magno insegnava in uno dei suoi discorsi sulla Quaresima: «Quanto ciascun cristiano è tenuto a fare in ogni tempo, deve ora praticarlo con maggiore sollecitudine e devozione, perché si adempia la norma apostolica del digiuno quaresimale consistente nell’astinenza non solo dai cibi, ma anche e soprattutto dai peccati. A questi doverosi e santi digiuni, poi, nessuna opera si può associare più utilmente dell’elemosina, la quale sotto il nome unico di “misericordia” abbraccia molte opere buone ». Così il digiuno è reso santo dalle virtù che l’accompagnano, soprattutto dalla carità, da ogni gesto di generosità che dona ai poveri e ai bisognosi il frutto di una privazione. Non è un caso che nelle diocesi e nelle parrocchie vengano promosse le Quaresime di fraternità e carità per essere accanto agli ultimi. Secondo papa Francesco, «l’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello». Concretamente nella nostra parrocchia le offerte, deposte in piccoli salvadanai, saranno destinate al progetto “Una casa x tutti”, che la nostra Upm 1 Novara Ovest sta portando avanti e si appresta a presentare ufficialmente. Lo troverete sul sito della nostra parrocchia a breve e mediante volantini.