Orientamenti per la Settimana Santa a cura della CEI: le prime indicazioni per comprendere come saranno i riti
Carissimi sacerdoti,
vi trasmetto la sintesi di alcune note esplicative della Presidenza della CEI a proposito del Decreto della Congregazione del Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti circa le modalità di svolgimento dei Riti della Settimana Santa. Il decreto è stato pubblicato oggi, 25 marzo 2020, e lo trovate a questo link.
Per quanto riguarda la nostra Diocesi, il Vescovo Franco Giulio celebrerà il Triduo pasquale in cattedrale, senza la presenza dei fedeli. Nei prossimi giorni saranno concordati e comunicati gli orari e le modalità di trasmissione sui social per coloro che desiderano unirsi. Ricordo anche che TV2000 trasmetterà tutte le celebrazioni del Santo Padre; la stessa possibilità è offerta da diverse parrocchie della diocesi per coloro che desiderano seguire le celebrazioni della propria comunità. Una lista non esaustiva a questo link.
Don Fausto Cossalter, Vicario Generale
Orientamenti per la Settimana Santa a cura della CEI
Il Bollettino di oggi della Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato un Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, con cui aggiorna – “su mandato del Santo Padre” – le indicazioni generali e i suggerimenti già offerti in un precedente Decreto dello scorso 19 marzo.
Il testo della Santa Sede disciplina le celebrazioni della Settimana Santa, dando disposizioni specifiche per i Paesi colpiti dall’emergenza sanitaria.
Alla luce delle misure restrittive in atto, che riguardano gli assembramenti e i movimenti delle persone, il Decreto della Congregazione stabilisce che i Vescovi e i Presbiteri evitino la concelebrazione e celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo. Nell’interlocuzione della Segreteria Generale con la Presidenza del Consiglio dei Ministri si è rappresentata la necessità che, per garantire un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione. Su questa linea l’Autorità governativa ha ribadito l’obbligatorietà che siano rispettate le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica. Il Decreto chiede che i fedeli siano invitati a unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni, anche grazie alla trasmissione in diretta dei vari momenti celebrativi. Per quanto riguarda le espressioni della pietà popolare e le processioni, il Decreto affida al Vescovo diocesano la possibilità di trasferirle a una data conveniente (propone, a titolo esemplificativo, il 14 e il 15 settembre).
Nello specifico, il Decreto prevede:
Domenica delle Palme
Una distinzione tra la celebrazione in Cattedrale e quella nella chiesa parrocchiale. Nel primo caso chiede che venga assunta la seconda forma prevista dal Messale Romano, con una processione all’interno della chiesa con ramo d’ulivo o di palma. Nel secondo caso, invece, l’ingresso del Signore in Gerusalemme vie commemorato in forma semplice (terza forma del Messale Romano).
Messa crismale
il Decreto dà facoltà alle Conferenze Episcopali di trasferirne la celebrazione ad altra data. Sarà il Consiglio Episcopale Permanente a offrire un orientamento unitario, in sintonia con la decisione che il Santo Padre, Primate d’Italia, adotterà per la Diocesi di Roma. Si ricorda che, in caso di vera necessità, ogni presbitero può benedire l’olio per l’Unzione degli infermi (Cfr. Sacramento dell’unzione e cura pastorale degli infermi, Introduzione, n, 21 e 77bis).
Giovedì Santo
il Decreto concede in via straordinaria ai presbiteri la facoltà di celebrare la S. Messa senza concorso di popolo. Stabilisce che siano omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo viene riposto nel Tabernacolo.
4. Venerdì Santo
riprendendo l’indicazione del Messale Romano il Decreto chiede che il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”.
Veglia pasquale
il Decreto prescrive che sia celebrata esclusivamente nelle chiese cattedrali e parrocchiali. Rinvia i battesimi e prevede che si mantenga soltanto il rinnovo delle promesse battesimali.
Le indicazioni del Decreto sono estese a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose.
Confessioni
Si ricorda che in caso di estrema necessità l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio.
Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi. (cfr. Concilio di Trento, Sess. XIV, Doctrina de Sacramento Paenitentiae, 4 [DH 1677]; Congregazione per la Dottrina delle Fede, Nota del 25 novembre 1989; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
Nei prossimi giorni sarà reso noto dalla Santa Sede il calendario delle celebrazioni del Santo Padre, relative alla Settimana Santa.
La Presidenza della CEI
Roma, 25 marzo 2020