Turkson: Pensiamo al dopo COVID-19 per non essere impreparati
Il Prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale sottolinea l’impegno in favore delle “Chiese locali per salvare vite umane e per aiutare i più poveri”. Creati cinque gruppi di lavoro per fronteggiare l’emergenza e pensare al futuro
La Chiesa è in prima linea in tutto il mondo nel fronteggiare le conseguenze del coronavirus. Necessità non solo sanitarie, ma anche economiche e sociali proiettate nel breve e lungo periodo. Mentre si continuano a sperimentare vaccini e cure per debellare il COVID-19, le previsioni del Fondo Monetario Internazionale per il 2020, parlano di un calo del 3% del prodotto interno lordo mondiale. La flessione sarebbe peggiore della “Grande depressione” degli Anni Trenta. il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, accogliendo l’invito del Papa del 20 marzo scorso, ha istituito una Commissione, in collaborazione con altri Dicasteri della Curia Romana per affrontare la pandemia. Nel comunicato diffuso oggi dalla Sala Stampa Vaticana, il Dicastero spiega che Commissione prevede cinque Gruppi di lavoro, per l’analisi e la riflessione delle sfide socio-economiche e culturali per il futuro e proporre linee guida per affrontare questa prova. Il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, sottolinea che “A una crisi rischia di seguirne un’altra e altre ancora, in un processo dove saremo costretti a imparare lentamente e dolorosamente a prenderci cura della nostra Casa comune, come Papa Francesco insegna così profeticamente nell’enciclica Laudato si’”. Continua la lettura dell’intervista di Massimiliano Menichetti sul sito di Vatican news