Regina Coeli, Francesco: la vita cambia direzione se si passa “dall’io a Dio”
Una svolta, un cambio di prospettiva, un guardare alla realtà “più grande e vera della vita” che è l’amore di Gesù. E’ quanto insegna il Vangelo di oggi nel quale si narra dei discepoli di Emmaus. Papa Francesco, nel commento al Regina Coeli dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, sottolinea che il passaggio dalla tristezza alla gioia è possibile se si smette “di orbitare nel proprio io”, se si accetta il cambio di passo che solo l’incontro con Dio può generare: L’inversione di marcia è questa: passare dai pensieri sul mio io alla realtà del mio Dio; passare – con un altro gioco di parole – dai “se” al “sì”. Dal “se” ai “sì”: cosa significa? “Se fosse stato Lui a liberarci, se Dio mi avesse ascoltato, se la vita fosse andata come volevo, se avessi questo e quell’altro…”, in tono di lamentele. Questo “se” non aiuta, non è fecondo, non aiuta noi né gli altri. Ecco i nostri se, simili a quelli dei due discepoli. I quali passano però al sì: “sì, il Signore è vivo, cammina con noi. Sì, ora, non domani, ci rimettiamo in cammino per annunciarlo”. Sì, io posso fare questo perché la gente sia più felice, perché la gente migliori, per aiutare tanta gente. Sì: sì, posso. Dalla lamentela alla gioia – afferma il Papa – si passa al servizio. Si abbandona “l’aria grigia della tristezza”, che non fa crescere bene, per arrivare alla pace. Continua la lettura dell’articolo di Benedetta Capelli sul sito di Vatican News