Una Chiesa di Pietre Vive attorno alla Madonna di Re. L’omelia di padre Julita per il 526mo del Miracolo
È la Chiesa di Pietre Vive quella che oggi si è raccolta nella preghiera a Re, nel giorno commemorativo del miracolo dell’effusione del Sangue, guardando a Maria nel suo Santuario, forzatamente chiuso da mura di “pietre sudate” per la pandemia in corso, ma mirabilmente aperto nel cielo e sulla terra per il mistero della Comunione dei Santi che la Chiesa professa con fede immutata. «Sì, – dice padre Giancarlo Julita, rettore del Santuario, nella sua omelia – è una reale preghiera di popolo: davanti a me vedo i banchi vuoti, ma in quest’ora sono migliaia le persone che sono davanti a questo trono di Grazia». Nulla, infatti, può fermare la preghiera ardente che si leva dai cuori di coloro che vivono già nella Patria, ove contemplano la Madre, coronata di gloria, a cominciare «dal venerabile don Silvio Gallotti, che proprio cent’anni fa celebrava l’Eucarestia su questo altare, seguito da una catena mai interrotta di santi sacerdoti», aggiunge padre Julita. Continua la lettura su sito dei settimanali diocesani novaresi