Matteo Farina, un “millennial” tra i nuovi Venerabili

Tre sacerdoti e una ragazza – uno dei quali, ordinato dopo la vedovanza, è il padre della giovane – tutti vissuti tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo scorso. Con l’udienza di ieri al cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha riconosciuto per decreto l’eroismo delle virtù cristiane di questi Servi di Dio, ora appellati come Venerabili.  Anche un ragazzo della cosiddetta “generazione X”, Matteo Farina, il più giovane, scomparso nel 2009.Un “infiltrato”, capace di “entrare silenzioso come un virus”. Sembra strano, in epoca di pandemia, che questo possa essere stato l’obiettivo di un probabile futuro santo. Matteo Farina se lo era posto, diventare un giovane in grado di contagiare i coetanei con l’amore di Dio, che definiva “una malattia senza cura”. Perché questo era Matteo, un ragazzo con una grande fede, e come tutti coloro che hanno una grande fede aveva voglia di trasmetterla ai più vicini. Continua la lettura dell’articolo di Alessandro De Carolis sul sito di Vatican News