Scuola: Promesse? Troppe…Concretezza? Scarsa

Ciò che oggi manca alla scuola pubblica in Italia non sono solo le risorse, un reclutamento diverso (degno di un Paese civile), la volontà prima di tutto politica di amare le giovani generazioni e permettere un domani migliore. Ciò che manca davvero è una vision globale, che metta al centro un sistema di istruzione capace di diventare laboratorio di ricerca continua, luogo di scoperta dei talenti, palestra di vita e di onestà.
In questi giorni, tutti all’insegna del motto “se non riparte la scuola non riparte il Paese” (che molti si vantano di dire senza neppure sapere cosa significhi), la verità è che non riparte un bel niente. E che siamo al dilettantismo puro. E’ questo l’esempio che intendiamo dare ai nostri ragazzi? E’ questo il futuro che vogliamo costruire?
Sulla scuola paritaria, poi, non parliamone: lo Stato promulga una legge (la 62 del 2000) e a vent’anni di distanza dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, non la rispetta. Lo Stato! Fosse capitato ad un normale cittadino sarebbe già in galera. Invece no, noi siamo ancora qui a discutere e a parlare come se non ci fosse un domani. Mentre nel resto dell’Europa i sistemi di istruzione viaggiano con la quinta marcia innestata, mettendo al centro l’alunno e non l’ideologia. Basti pensare alla laicissima Francia, dove i docenti della scuola paritaria sono pagati dallo Stato; nessuna scelta confessionale: un altro esempio viene dalla Repubblica Ceca, che come è noto è il Paese più ateo del mondo. Ma i genitori cattolici sono liberi di scegliere. Continua la lettura sul settimanale diocesano