Le indicazioni della Diocesi per celebrazioni e attività parrocchiali dopo il DPCM del 3 novembre
IL VICARIO GENERALE
Novara, 4 novembre 2020
Carissimi sacerdoti,
in queste ore nelle quali il peggioramento della curva del contagio ha portato il Governo e le Regioni a definire nuove misure per il contenimento, sono numerose le richieste di chiarimento che ci arrivano in merito all’attività pastorale e alle celebrazioni liturgiche nelle nostre comunità.
Premetto che, fino ad ora, nessuna comunicazione ufficiale è giunta alle Diocesi, da Roma (CEI o ministero). Però, come avrete anche voi letto, il testo del nuovo DPCM del 3 novembre 2020, anche nelle “zone rosse” dove sono in atto i provvedimenti più severi, non prevede il divieto di celebrare le sante messe con la partecipazione di popolo.
Restano, quindi, in vigore le norme previste dal Protocollo tra la CEI e il Governo, sottoscritto lo scorso 7 maggio, con successivi aggiornamenti.
A questo proposito faccio un appello alla responsabilità di tutti ad una scrupolosa osservanza di quanto previsto.
L’ultimo testo emanato dalla Presidenza del Consiglio non prevede la sospensione delle lezioni in presenza per le scuole primarie e per il primo anno della secondaria di primo grado. Dunque, anche i cammini di Iniziazione cristiana dei nostri bambini potranno proseguire, a meno che non manchino le condizioni per le quali il principio di prudenza e di attenzione alla salute delle famiglie non consiglino altrimenti, ricorrendo eventualmente a proposte di catechesi a distanza.
Visto le forti limitazioni previste agli spostamenti tra Comuni e Regioni, anche se le celebrazioni dei Sacramenti della Cresima e delle Prime Comunioni non sono espressamente vietate, mi pare giusto suggerire di rimandare le celebrazioni programmate nelle prossime settimane a tempi migliori nei quali sia possibile anche ai familiari e parenti unirsi alla festa.
Le altre attività liturgiche, quali la Comunione ai malati e le Confessioni individuali, certamente è possibile (e doveroso) che siano assicurate, attenendosi alle normative igienico-sanitarie previste.
Attività pastorali come i consigli pastorali, i gruppi giovanili, i corsi in preparazione al matrimonio, gli incontri biblici, invece, poiché vige anche il coprifuoco dalle ore 22, e sempre per un principio di cautela, è meglio sospenderle o più opportunamente proporle con collegamenti in streaming.
Questo è quanto fino ad ora sono in grado di potervi dire. Siamo però tutti consapevoli che la situazione e le normative sono in continua evoluzione…
Cordiali saluti.
Don Fausto Cossalter