S.O.S Futuro: costruire nuovi scenari politici

È noto, il 2 febbraio scorso il Presidente Mattarella ha rischiarato una delle notti più buie della Repubblica proponendo Mario Draghi alla Presidenza del Consiglio. Si è trattato di una scelta istituzionale spartiacque, determinata dalla crisi profonda della politica in questa legislatura. Il ritorno alla competenza e al sacrificio è il monito e l’ultima speranza per chi si sta impegnando a gestire le istituzioni del Paese. Draghi, con le sue competenze e la sua storia di vita, rappresenta per l’Italia questa speranza certificata.

Ma la riva, che sarà da abitare e costruire, non è per nulla scontata. Proprio Mario Draghi ha di recente ribadito ai giovani che per ricostruire sono necessari “conoscenza, umiltà e coraggio”. Sono queste le caratteristiche che lo hanno distinto in Europa come uomo politico e non partitico, mentre coniugava giustizia sociale e studio, discernimento e scelte in favore del bene comune. La tolleranza e i beni pubblici di altri modelli non sono sufficienti per dare quel colpo d’ala necessario per salvarci dagli effetti della pandemia, questo Draghi lo sa. I giganti possono portare rocce pesanti, ma il peso potrebbe soverchiarlo se i partiti non ritroveranno un’unità nazionale e non faranno tutti un passo indietro. Lo scriviamo da tempo: senza una vera unità nazionale, costruita intorno alla soluzione di politiche urgenti, il Paese non si potrà salvare. Verrà invece colonizzato dai mercati finanziari che si muovono al di fuori dell’etica e del rispetto umano.  Continua la lettura dell’editoriale di padre Francesco Occhetta sj sul sito di Comunità di Connessioni