La Quaresima: tempo sacramentale di salvezza


Con Mercoledì 17 febbraio inizia la Quaresima, tempo sacramentale di salvezza .

Il significato del tempo della Quaresima

L’anno liturgico è la celebrazione dell’opera di salvezza di Cristo che viene realizzata mediante il memoriale  in giorni determinati, nel corso dell’anno. La liturgia dilata, nel tempo degli uomini, il mistero della salvezza. L’anno liturgico non è dunque una serie di idee o di feste, ma è una persona, Gesù Cristo, risorto, il cui dono di salvezza viene offerto e comunicato nei diversi aspetti sacramentali che caratterizzano lo svolgersi del calendario cristiano. L’amore di Dio per la salvezza dell’uomo viene così reso attuale nell’oggi della Chiesa e dell’umanità. Centro e riferimento assoluto e indispensabile di tutto l’anno liturgico è quindi il mistero pasquale della passione, morte, risurrezione e ascensione del Signore Gesù. I primi cristiani non conobbero altra festa liturgica che quella della domenica: il giorno della celebrazione del Cristo vivo. Per questo motivo la domenica è considerata la “festa primordiale”. Tutto l’anno liturgico ruota dunque intorno alla celebrazione pasquale domenicale e annuale. Pertanto la quaresima è quel tempo liturgico durante il quale il cristiano si dispone, attraverso un cammino di conversione e purificazione, a vivere in pienezza il mistero della risurrezione di Cristo nella sua memoria annuale.

La celebrazione della Quaresima 

La Costituzione del Concilio Vaticano II sulla liturgia, Sacrosanctum Concilium, al n. 109 afferma: «Il duplice carattere del tempo quaresimale che, soprattutto mediante il ricordo o la preparazione del battesimo e mediante la penitenza, dispone i fedeli alla celebrazione del mistero pasquale con l’ascolto più frequente della parola di Dio e con più intensa preghiera, sia posto in maggiore evidenza tanto nella liturgia quanto nella catechesi liturgica. Perciò:a) si utilizzino più abbondantemente gli elementi battesimali propri della liturgia quaresimale e, se opportuno, se ne riprendano alcuni dalla tradizione antica; b) lo stesso si dica degli elementi penitenziali». Fedele a questo indirizzo, la riforma ha ridato alla quaresima prima di tutto il suo orientamento pasquale-battesimale; ne ha fissato il tempo con decorrenza dal Mercoledì delle ceneri fino alla messa “in Coena Domini” esclusa».

Il Mercoledì delle Ceneri

La teologia biblica rivela un duplice significato dell’uso delle ceneri:1) anzitutto, sono segno della debole e fragile condizione dell’uomo. 2) ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore. La semplice ma coinvolgente liturgia del mercoledì delle ceneri conserva questo duplice significato che è esplicitato nelle formule di imposizione: “Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai” e “Convertitevi, e credete al Vangelo”.

Il percorso domenicale della Parola di Dio di quest’anno

Quest’anno siamo chiamati a riflettere sul mistero della passione – morte – risurrezione di Cristo.
Le cinque Domeniche ripropongono le corrispondenti tematiche del ciclo A (1a e 2a) ma nella redazione di Marco e alcuni episodi del ministero di Gesù con chiaro riferimento alla sua “ora” (3a 4a 5a) tratti da Giovanni. L’appello della 1a domenica è quello disporre i cuori all’ascolto della Parola, affinché, nel tempo quaresimale, si compia una vera conversione per giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito. La 2a domenica insiste sull’essere irrobustiti nell’obbedienza della fede, perché seguiamo in tutto le orme di Cristo e siamo con lui trasfigurati nella luce della sua gloria. La 3a domenica ci propone di chiedere in dono la sapienza della croce, perché, liberati dal peccato, che ci chiude nel nostro egoismo, ci apriamo al dono dello Spirito per diventare tempio vivo del tuo amore. La 4a domenica, detta Laetare della letizia, ci fa scoprire  in Gesù innalzato sulla croce colui che ci chiama a vera conversione e ci guarisce dai morsi del maligno, donandoci la ricchezza della sua grazia. Infine, la 5a domenica ci invita ad accogliere il mistero della morte come il germe della vita nuova ed eterna. È solo questa la strada che ci rende capaci di partecipare pienamente alla passione di Cristo attraverso le prove della vita.