Il pallone nella politica
Il detto “la politica nel pallone” si è improvvisamente trasformato in “il pallone nella politica”, lasciando però invariato il risultato in cui versa la politica stessa. È bastata, infatti, la proposta di organizzare una Superlega, tra i sedici club più ricchi del mondo (uscendo dall’ECA, la European Club Association e, di conseguenza, anche dai canali ufficiali riconosciuti), per fare esplodere la reazione contraria di mondi come l’UEFA, le tifoserie, molti club, il giornalismo e i social. In verità, la Superlega è solo il frutto proibito di un processo culturale e politico alimentato da anni, anche da chi ha gridato allo scandalo. Lo dicevano gli antichi: «Chi semina vento raccoglie tempesta», ad indicare come ogni scelta sociale e politica nasca sempre dalle radici che la alimentano. Ma allora, per quale motivo l’opinione pubblica si è così tanto indignata da bloccare la proposta in due soli giorni, senza chiedersi perché si sia arrivati a quella decisione? È su questo interrogativo che vorremmo soffermarci brevemente. Continua la lettura dell’editoriale di p. Francesco Occhetta sul sito di Comunità di Connessioni