Vescovi Ue: aborto come diritto umano è deriva antropologica
La Comece commenta l’approvazione da parte del Parlamento europeo del Rapporto Matic sulla salute e i diritti riproduttivi e sessuali nell’Unione. Il segretario Barrios Prieto: un voto che preoccupa, inaccettabile che l’accesso all’aborto possa prevalere sull’obiezione di coscienza. Sono i nascituri ad avere il diritto fondamentale alla vita
“Come mai un’Europa che ha radici cristiane, un’Europa che al primo posto mette la dignità della persona e il cui progetto europeo si caratterizza proprio per la difesa della vita e dell’essere umano, dell’uomo e della donna, vede l’aborto come un diritto?”. Con questa domanda don Manuel Barrios Prieto, segretario generale della Comece, che riunisce i vescovi dei Paesi membri dell’Unione Europea, esprime la sua preoccupazione per l’approvazione da parte del Parlamento europeo del cosiddetto “rapporto Matic” – dal nome dell’eurodeputato croato che l’ha proposto – su “la salute e i diritti riproduttivi e sessuali nell’Unione, nel quadro della salute delle donne”.Continua la lettura dell’articolo di Michele Raviart sul sito di Vatican News