“Il gusto del futuro” da non tradire. Il Pnrr tra giovani, formazione e lavoro
Un po’ come un surfista che si prepara a cavalcare la cresta dell’onda, quando l’acqua inizia ad incresparsi, così l’Italia scalda i motori per la ripartenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) presentato dal governo Draghi e recentemente approvato in via definitiva dalla Commissione Ue. Sono oltre 200 i miliardi in arrivo da adoperare per l’attuazione dei programmi presentati nelle cinque missioni, che costituiscono le tappe della ricostruzione. Tra i tanti temi affrontati non potevano mancare la formazione e il lavoro, ormai due facce della stessa medaglia, che toccano trasversalmente gran parte dell’impianto del Pnrr. La centralità di questi pilastri si denota, tra gli altri interventi, nell’ingente somma riservata allo sviluppo degli ITS (Istituti Tecnici Superiori), il sistema di formazione professionale terziaria, parte della quarta missione “Istruzione e ricerca”, di cui si sta discutendo alla Camera per la ridefinizione della missione e l’organizzazione del sistema. Continua la lettura dell’editoriale di Tommaso Galeotto sul sito di Comunità di Connessioni