L’alleanza come categoria politica. L’impegno dopo la Settimana sociale

Quando parliamo di transizione verde pensiamo sempre ai provvedimenti economici o ai programmi politici, come ai diversi piani di ripresa e resilienza europei. Eppure, occorre ricordarsi che non ci può essere transizione verde senza considerare anche la dimensione sociale del cambiamento, come ricordato anche allo scorso summit di Oporto. Non si possono abbandonare le categorie più deboli che pagano per prime i costi “diretti” e “indiretti” della transizione verde e del cambiamento climatico. I recenti innalzamenti dei prezzi dell’elettricità, il cosiddetto “caro energia”, e le relative misure poste in atto a livello nazionale ed europeo, dimostrano la necessità di rendere la transizione verde parte di una trasformazione culturale duratura ed efficace. Questo è stato anche il messaggio principale della quarantanovesima settimana sociale dei cattolici italiani a Taranto, dove più di mille partecipanti da tutte le diocesi d’Italia si sono riuniti per discernere insieme come programmare il futuro prossimo per il raggiungimento di un’ecologia integrale. La settimana sociale non è stata solo un momento di discernimento collettivo, ma è stata anche la tappa di un lungo percorso fatto di relazioni e di azioni concrete che in questi mesi hanno preparato il terreno dell’evento. La tappa intermedia di un percorso che coinvolge le diocesi, le associazioni (quali la FUCI, le ACLI, l’AC e tante altre ancora) e che ha trovato la sua sintesi nel modello dell’Alleanza. Anche Comunità di Connessioni ha contribuito concretamente alla realizzazione delle Settimane Sociali, in particolare nel coordinamento del gruppo dei giovani e nella redazione di un progetto concreto di alleanza ambientale e sociale nel quartiere Acquabella di Milano. Continua la lettura dell’editoriale di Alessandra Luna Navarro e Marco Fornasiero sul sito di Comunità di connessioni