Il Segretario di Stato card. Parolin: COP26 dovrà affermare la centralità del multilateralismo e dell’azione
Oltre 30mila delegati dal 31 ottobre al 12 novembre si incontreranno a Glasgow, in Scozia, per la XXVI Conferenza ONU sul cambiamento climatico. “Abbiamo i mezzi e le risorse per un cambio di rotta” afferma ai media vaticani il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin
Sarà il più grande vertice internazionale che il Regno Unito abbia mai ospitato. Nella cornice vittoriana di Glasgow intorno al tavolo della XXVI Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico ci saranno oltre 30.000 delegati, quasi 200 leader mondiali, esperti climatici e attivisti. L’obiettivo sarà quello di aggiornare i piani di riduzione delle emissioni per contrastare i livelli di riscaldamento globale. Lo scorso 26 ottobre il Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha lanciato un nuovo allarme auspicando azioni concrete per tutelare il pianeta: “Siamo sulla buona strada per la catastrofe climatica – ha detto commentando l’Emission Gap Report 2021 -. L’era delle mezze misure e delle false promesse deve finire e il tempo per colmare il divario di leadership deve iniziare a Glasgow”. E ieri Papa Francesco in un audio-videomessaggio alla BBC, proprio guardando alla conferenza che si terrà nella città scozzese, ha auspicato “scelte radicali” per far uscire l’umanità dalle tante crisi trasversali e interconnesse che sta attraversando. Il cardinale Pietro Parolin guiderà la delegazione della Santa Sede a Glasgow. Continua la lettura dell’intervista di MASSIMILIANO MENICHETTI sul sito di Vatican News