Benedizione dei ministri straordinari della Comunione per la nostra comunità nelle celebrazioni della I domenica di Avvento

Saranno benedetti nelle celebrazioni eucaristiche festive di sabato 26 e domenica 27 novembre, all’inizio dell’Avvento, i ministri straordinari della comunione. Vediamo molto semplicemente i tratti di questa figura ministeriale.

Perché si definisce “ministro straordinario della comunione”
È un Ministro della Comunione:

  • come la parola dice latina minister, richiama, anzitutto, il servizio liturgico intimamente connesso con la carità e la distribuzione della Comunione, destinato soprattutto ai malati e, anche, quando vi fosse la necessità, alle assemblee numerose. La Comunione ai malati a partire dalla Messa domenicale, infatti, è una espressione della presa di coscienza da parte della comunità che anche i fratelli involontariamente assenti sono incorporati a Cristo e una profonda esigenza di solidarietà li unisce alla Chiesa che celebra l’Eucaristia. Così il servizio dei ministri straordinari reca nelle case degli assenti, il duplice dono della Parola, proclamata durante la Messa, e della Comunione eucaristica, consacrata nella liturgia eucaristica; che, se preparato e continuato nel dialogo di amicizia e di fraternità, diventa chiara testimonianza della delicata attenzione di Cristo che ha preso su di sé le nostre infermità e i nostri dolori.
  • È detto, poi, straordinario, perché è suppletivo e integrativo degli altri ministeri istituiti e ordinati: il ministro ordinario è infatti solo il chierico ordinato (Vescovo- presbitero-diacono) o istituito, l’accolito.

Chi lo svolge
Lo possono svolgere sia uomini sia donne, scelti dal parroco e comunicati al Vescovo, che concede questa facoltà a tempo, solitamente per un triennio. Nella nostra comunità sono stati scelti dal parroco per il prossimo triennio 2022-2024: Aldovrandi Fiorenza, Cattaneo Marialisa, Gabriele Margherita, Gallina Carmen, Mazzeo Antonino, Mottini Maria Grazia, Occhipinti Roberto, Perrone Marina, Risso Antonietta, Squarini Giancarla, Vanni Roberto

Quando lo svolge
Ai nostri tempi si avverte un’esigenza nuova: salva sempre la massima riverenza dovuta a un sacramento così grande, i fedeli vorrebbero che fosse facilitata la possibilità di accostarsi alla santa Comunione, per partecipare più abbondantemente ai frutti del sacrificio della Messa e consacrarsi con maggiore impegno e generosità al servizio di Dio e della Chiesa e al bene dei fratelli. Ma perché i fedeli possano accostarsi senza difficoltà alla santa Comunione, è necessaria anzitutto una certa disponibilità di ministri che la distribuiscano. In particolare:

  • durante la Messa, a motivo di un grande affollamento di fedeli, o per qualche particolare difficoltà in cui venga a trovarsi il celebrante;
  • fuori della Messa, ogni qualvolta è difficile, per la distanza, recare le sacre Specie, soprattutto in forma di Viatico, a malati in pericolo di morte o quando il numero stesso dei malati, specialmente negli ospedali o nelle case di cura, esige la presenza di un certo numero di ministri.