Il significato della Novena di Natale e i testi che la caratterizzano
Come si intuisce dal nome, si tratta di una celebrazione tipica del periodo natalizio che inizia nove giorni – per simboleggiare i 9 mesi che Gesù ha trascorso nel ventre di Maria – prima dell’arrivo del Natale, quindi dal 16 al 24 dicembre, e aiuta i fedeli a prepararsi al Natale. La Novena è una preghiera popolare che veniva celebrata in latino fino al Concilio Vaticano II, poi la Novena è stata tradotta in diverse lingue. Si tratta di un rito quotidiano da compiere per nove giorni, ognuno con una preghiera diversa, per accompagnare il fedele all’arrivo del Natale.
Quando è nata
La Novena di Natale è stata celebrata per la prima volta nel 1720, in una chiesa a Torino collocata vicino a un convitto ecclesiastico gestito da missionari vincenziani. Tra questi c’erano il Beato Sebastiano Valfré e padre Carlo Antonio Vacchetta, dediti entrambi alla devozione e all’apostolato. La tradizione vorrebbe che sia proprio quest’ultimo l’ideatore della Novena, di cui avrebbe scritto testi e musica. La preghiera venne poi diffusa in Piemonte attraverso le missioni popolari dei vincenziani, estendendosi piano a tutta Italia anche grazie alla sua facile cantabilità per la semplice melodia. A favorire la diffusione della Novena fu anche Gabriella Marolles delle Lanze, che ascoltandola presso la chiesa dell’Immacolata di Torino decise che doveva essere celebrata “ogni anno et in perpetuo la suddetta Novena”.La Novena di Natale ha un enorme significato per i devoti. Attraverso questi canti e celebrazioni, infatti, si invoca e si manifesta il desiderio della venuta di Gesù e con la Novena il credente si pone in una condizione di adorazione del figlio di Maria.
I testi da cantare:
Inizio della Messa:
Roráte, caeli, désuper, et nubes plúant iustum: (Stillate rugiada, o cieli, dall’alto, E dalle nubi piova chi rende giustizia)
Antifona al canto delle profezie:
Regem venturum Dominum, venite, adoremus! (Il Re dei Re sta per venire, venite adoriamolo.)
Godi, figlia di Sion,
esulta figlia di Gerusalemme:
ecco il Signore verrà,
e in quel giorno vi sarà gran luce,
i monti stilleranno dolcezza,
e dai colli scorrerà latte e miele,
perché verrà un gran profeta,
ed Egli rinnoverà Gerusalemme.
Ecco dalla casa di David verrà il Dio Uomo a sedersi sul trono;
vedrete e godrà il vostro cuore.
Ecco verrà il Signore, il nostro Protettore, il Santo d’Israele,
portando sul capo la corona regale,
e dominerà da mare a mare,
e dal fiume ai confini estremi della terra.
Ecco apparirà il Signore
e non mancherà di parola:
se indugerà attendilo,
perché verrà e non potrà tardare.
Il Signore discenderà come pioggia sul vello:
in quei giorni spunterà la giustizia e l’abbondanza della pace:
tutti i re della terra lo adoreranno
e i popoli lo serviranno.
Nascerà per noi un bimbo
e sarà chiamato Dio forte:
Egli siederà sul trono di Davide suo padre
e sarà un dominatore ed avrà sulle sua spalle la potestà regale.
Betlemme, città del sommo Dio,
da te nascerà il dominatore d’Israele.
La sua nascita risale al principio dei giorni dell’eternità,
e sarà glorificato in mezzo a tutta la terra,
e quando Egli sarà venuto,
vi sarà pace sulla nostra terra.
Polisalmo al posto del salmo responsoriale:
Gioiscano i cieli ed esulti la terra *
tripudiate di gioia, o monti.
Prorompono in giocondità i monti, *
e i colli in giustizia.
Perché verrà il nostro Signore, *
e avrà misericordia dei suoi poveri.
Stillate, cieli, dall’alto, e piovano il Giusto le nubi: *
si apra la terra e germogli il Salvatore.
Ricordati, Signore, di noi, *
e visitaci con la tua salvezza.
Mostraci, o Signore, la tua misericordia, *
e donaci la tua salvezza.
Manda, o Signore, l’Agnello dominatore della terra, *
da Petra nel deserto al monte della figlia di Sion.
Vieni a liberarci, Signore, Dio degli eserciti, *
mostraci il tuo volto e saremo salvi.
Vieni, o Signore, a visitarci nella pace, *
affinché godiamo al tuo cospetto con cuore sincero.
Affinché conosciamo, o Signore, sulla terra la tua via, *
in mezzo a tutte le genti la tua salvezza.
Ridesta, Signore, la tua potenza *
e vieni in nostra salvezza.
Vieni, Signore, non tardare, *
perdona i delitti del tuo popolo.
Oh! Volessi tu squarciare i cieli e discendere. *
Davanti a te i monti si scioglierebbero.
Vieni e mostraci il tuo volto, o Signore, *
Tu che siedi al di sopra dei Cherubini.
antifona al Benedictus (Mattina) e la Magnificat (Sera) giorno per giorno:
16 Dic. Ecco verrà il Re, Signore della terra, che toglierà il giogo della nostra schiavitù.
17 Dic. O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo, raggiungi gli estremi confini, e con forza e soavità disponi ogni cosa: vieni e insegnaci la via della prudenza.
18 Dic. O Signore, e condottiero della casa d’Israele, che apparisti a Mosè nella fiamma del roveto ardente e gli desti una legge sul Sinai: vieni a redimerci con la potenza del tuo braccio.
19 Dic. O Radice di Jesse posta a segnale dei popoli: innanzi a cui faranno silenzio i re e che le genti invocheranno: vieni a liberarci, non tardare.
20 Dic. O Chiave di David scettro della casa di Israele, che apri e nessuno può chiudere; chiudi e nessuno può aprire: vieni e libera il prigioniero dal carcere ove siede nelle tenebre e nell’ombra di morte.
21 Dic. O Astro che sorgi, splendore di eterna luce e sole di giustizia: vieni ed illumina chi siede nelle tenebre e nell’ombra di morte.
22 Dic. O Re dei popoli, a cui esse sospirano; pietra angolare che congiungi i due popoli in uno: vieni e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
23 Dic. O Emmanuele, nostro Re e legislatore, sospiro delle genti e loro salvatore: vieni a salvarci, Signore e Dio nostro.
24 Dic. Quando sarà sorto il sole nel cielo, vedrete il Re dei re, che procede dal Padre come sposo che sorge dal suo riposo.