La Parola di Dio in questo Tempo di Quaresima
In questo anno liturgico siamo chiamati a riscoprire gli impegni del nostro Battesimo. I vangeli che si alterneranno saranno quelli secondo Matteo, le prime due domeniche, e secondo Giovanni, le ultime tre. Osserviamone i contenuti fondamentali.
Prima domenica: le tentazioni di Gesù nel deserto
La domenica che fa da portale alla quaresima è dedicata al Vangelo delle tentazioni (Mt 4,1-11). È questo un Vangelo prettamente battesimale perché le tentazioni del Signore ci ricordano la lotta contro il demonio che ogni cristiano deve compiere nella sua vita. Le tentazioni del demonio nel deserto ci ricordano quel rito battesimale particolare che sono le rinunce a Satana. L’appello che ne scaturisce è quello di intraprendere con la forza della Parola il cammino quaresimale, prendendo coscienza del peccato dal quale Cristo, con la sua Pasqua, ci ha liberati.
Seconda domenica: la trasfigurazione nella montagna
Lo sguardo del discepolo in questa seconda domenica èi proiettato verso la piena rivelazione pasquale del Signore nell’episodio della trasfigurazione sul monte secondo Matteo (Mt 17,1-9). Una sorta di anticipo della pasqua per preparare i futuri cristiani (e noi con loro) ad affrontare lo scandalo della croce. L’appello che scaturisce è quello di disporci alla luce del Vangelo per accettare nella nostra vita il mistero salvifico-battesimale della croce, per entrare nella gloria sfolgorante del regno.
Terza domenica: Gesù e la samaritana
Passiamo quindi alla domenica terza di rito romano, con il tema evangelico (Gv 4,5-42) della sorgente di acqua viva che esprime chiaramente la grazia santificante donata dal Battesimo. L’appello che ci è chiesto è quello di ridestare il desiderio dell’acqua viva della grazia che scaturisce da Cristo, per professare con forza la fede, e annunziare con gioia l’amore di Dio.
Quarta domenica: La guarigione del nato cieco
È di tono chiaramente battesimale il vangelo della quarta domenica: il nato cieco (Gv 9,1-41). Qui i temi fondamentali sono di carattere teologico dogmatico: il problema del peccato originale, della cecità originale dell’uomo che viene sanata solo dalla luce di Cristo. L’appello è dunque questo: ci è chiesto di rinunciare al potere delle tenebre, affinché lo Spirito apra i nostri occhi perché vediamo Gesù Cristo, colui che ha illuminato il mondo, e crediamo in lui solo.
Quinta domenica: La riviviscenza di Lazzaro
È di tono chiaramente battesimale anche l’ultimo vangelo della quinta domenica: la reviviscenza di Lazzaro (Gv 11,1-45). Qui i temi fondamentali sono di carattere teologico dogmatico, come la precedente. Pensiamo alla risurrezione di Lazzaro e cioè da un lato il peccato originale che genera morte e dall’altro la vita che ci viene data solo da Cristo. Questa nuova vita è rappresentata dalla veste che i neofiti indossano una volta rinnovati dal lavacro battesimale, come segno della vita nuova. L’ultimo appello: ci è chiesto di rinvigorire la fede in Gesù: egli è “la risurrezione e la vita”. Nella sua compassione e nel pianto per l’amico Lazzaro, scopriamo l’odierna afflizione della Chiesa che piange e prega per i suoi figli morti a causa del peccato, in fiduciosa attesa dello Spirito datore di vita.