Tre direzioni per proseguire il cammino del sinodo: l’Intervento del nostro vescovo Franco Giulio

La prima fase del sinodo sulla sinodalità si conclude domenica 29 con la celebrazione presieduta da Papa Francesco in Basilica di San Pietro. I lavori erano iniziati lo scorso 4 ottobre. Tra i padri sinodali anche il nostro vescovo Franco Giulio. Di seguito il testo integrale del suo intervento durante l’assise, che immagina tre direzioni da seguire nel tempo che ci separa dalla seconda fase, in programma tra un anno.

Per immaginare il percorso da fare tra la prima e la seconda sessione del Sinodo ho trovato ispirazione nella lettera che il card. Martini ha scritto nel 1995 come Prefazione del Libro sinodale della Chiesa di Milano. Egli parlava di una Chiesa che si fa illuminare dal volto di Gesù crocifisso. Ascoltiamolo: «È il volto dell’umile, che accetta di essere consegnato alla morte per amor nostro. È il volto di Colui che ci ha amato e vive in noi: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20). In Lui, misericordia fatta carne, siamo chiamati a essere la Chiesa della misericordia; in Lui, povero per scelta, la Chiesa povera e amica dei più poveri; in Lui, appassionato per la comunione del regno, la Chiesa dell’unità intorno ai pastori da Lui voluti per noi, nell’attesa fiduciosa e orante del dono della piena comunione tra tutte le Chiese cristiane; in Lui, ebreo osservante, la Chiesa che ama i suoi fratelli maggiori e si nutre sulla santa radice, Israele; in Lui, Servo umile e consegnato per amore al dolore e alla morte, la Chiesa che accetta di farsi consegnare dal Padre alla via dolorosa per amore del suo popolo, fino alla fine».
Il dono a Papa Francesco del volume dell’opera omnia del card. Martini dedicato a “Le lettere pastorali programmatiche” L’introduzione è di mons. Brambilla.
Il volto umile di Cristo dovrà accompagnare il cammino delle Chiese in questo tempo intermedio perché possiamo pregare, approfondire e confrontarci almeno su tre direzioni. Continua la lettura sul sito diocesano