Giovani e lavoro: quello che il dibattito non dice
Giovani qui, giovani là. Un evergreen della politica che regolarmente ripesca questo tema dal cappello, inserendolo bene in vista nei programmi elettorali. Con tutte le buone intenzioni, il dibattito istituzionale e popolare sembra però mancare il nocciolo del discorso, polarizzando le posizioni tra “i buoni” che vogliono aiutare i giovani e “i cattivi” che vogliono sfruttarli.Però, a ben guardare, con una disoccupazione giovanile al 33,8%[1] e un tasso di Neet (Neither in Employment or in Education or Training) al 23,3%[2], per non parlare della condizione spesso precaria e poco appagante anche di chi un lavoro ce l’ha, la situazione risulta essere troppo grave e drammatica per continuare a pensare a un derby tra fazioni. Continua la lettura dell’editoriale di Tommaso Galeotto sul sito di Comunità di Connessioni