Consiglio Permanente della Cei: il Comunicato finale
La preoccupazione per la situazione in Ucraina e le altre zone di conflitto ha accompagnato i lavori del Consiglio Episcopale Permanente che si è svolto a Roma, dal 24 al 26 gennaio 2022, sotto la guida del Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Aderendo all’invito del Santo Padre, che ha indetto per il 26 gennaio una Giornata di preghiera perché prevalgano le ragioni del dialogo e il bene supremo della pace sia salvaguardato, i Vescovi hanno aperto l’ultima giornata dei lavori con la celebrazione della Santa Messa per la pace nell’amata terra ucraina. Al termine, il Cardinale Presidente ha espresso la sua angoscia per i “rumori di guerra che echeggiano intorno a noi” e per l’ipotesi avanzata dai governanti di imboccare “strade senza ritorno”. “Uniti a Papa Francesco, che domenica scorsa ha fatto sentire forte la sua voce perché il Signore ci salvi dalla guerra e doni ai reggitori dei popoli la forza di scegliere la via della collaborazione, anche noi – ha affermato – invochiamo il Signore nostro Gesù Cristo, principe della pace, e la Vergine Santissima, particolarmente venerata in Ucraina nella Basilica della Madre di Dio di Zarvanytsia, perché ci sia risparmiato un terribile flagello”.
Questa sessione invernale del Consiglio Permanente è coincisa con l’avvio delle votazioni per eleggere il Presidente della Repubblica. Da qui l’auspicio dei presuli che il Parlamento in seduta comune sappia cogliere il desiderio di unità espresso dal Paese. L’esempio di Sergio Mattarella, come uomo e statista, è un punto di riferimento nelle scelte che devono essere compiute alla luce della Costituzione.
Durante i lavori, i Vescovi si sono concentrati sull’analisi della realtà odierna, ricordando l’importanza di partire da un ascolto autentico e profondo, secondo quanto chiesto da Papa Francesco e nel solco del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia. In questa delicata fase per la vita sociale del Paese, ma anche di fermento per le comunità ecclesiali, appare decisivo non risparmiare le energie e la creatività per creare un coinvolgimento più ampio possibile. Un ruolo decisivo possono giocarlo i giovani e i laici. In quest’ottica, il Consiglio Permanente si è confrontato sulla specificità dei ministeri del lettorato, dell’accolitato e del catechista, in vista della ricezione e dell’adattamento dei documenti del Papa e della Lettera della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Non è mancato un approfondimento sui risvolti pastorali legati alle misure pubbliche di prevenzione e contrasto del contagio Covid-19, con un nuovo invito al senso di responsabilità e alla vaccinazione. Ancora una volta è stata espressa preoccupazione circa l’iniziativa referendaria che punta a liberalizzare l’omicidio del consenziente ed è stato ribadito l’impegno a implementare e rafforzare l’azione di tutela contro la piaga degli abusi.
Distinte comunicazioni sono state offerte sull’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, in programma a Firenze dal 23 al 27 febbraio, sul lavoro seguito alla pubblicazione delle tre Istruzioni della Congregazione per l’Educazione Cattolica sull’affiliazione, l’aggregazione e l’incorporazione degli Istituti di studi superiori di teologia, su una proposta di contributo per le Diocesi impegnate in lavori su edifici esistenti o in nuove costruzioni per via dell’aumento del costo delle materie prime. Infine, il Consiglio Permanente – che ha scelto il tema della Assemblea Generale di maggio – ha provveduto ad alcune nomine, fra le quali quella del Presidente e dei membri del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, e del Gruppo di Coordinamento Nazionale del Cammino sinodale che sarà in carica fino a settembre 2022. Leggi il comunicato sul sito della Cei