La Corte costituzionale si fa conoscere

La Corte costituzionale ha sede a Roma, nel Palazzo della Consulta, accanto al Palazzo del Quirinale. Già questa collocazione illumina simbolicamente sul suo posto nel disegno della nostra Carta fondamentale. La Corte, insieme al Presidente della Repubblica, è un organo di garanzia, e ciò si deve alla sua funzione: verificare se una legge sia conforme o meno alla Costituzione (controllo di costituzionalità della legge). Scarsa è, tuttavia, la conoscenza da parte dei cittadini della sua composizione (art. 135 Cost.), e al suo funzionamento (art. 134 e 136 Cost.)[1]. Ciò è dovuto anche alla stessa tessitura costituzionale, che assegna alla Corte un ruolo di giudice delle leggi: una posizione contigua alle altre istituzioni repubblicane, ma non partecipe delle loro vicende. Questa diversità si deve anche alla sua particolare composizione (un collegio di quindici giudici votati ed eletti in maniera proporzionale da Presidente della Repubblica, Parlamento, Magistrature) e per le funzioni di arbitro che deve verificare decidendo se una legge sia conforme alla Costituzione, o di quale organo sia la competenza quando fra questi sorga un conflitto relativamente ad un atto o un comportamento. «Presidio di garanzia dei principi della nostra Carta», questa la definizione che descrive chiaramente il ruolo della Corte nell’ordinamento; definizione data dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso pronunciato in occasione del suo giuramento per il secondo mandato di Capo dello Stato, il 3 febbraio 2022, davanti al Parlamento. Continua la lettura dell’editoriale di Ferdinando Tufarelli e Giulio Stolfi sul sito di Comunità di Connessioni