L’Europa si faccia costruttrice di pace

Pace “Ponte Avente Comuni Estremi” con questo acrostico, l’italiana Elena Garbujo di soli 16 anni vinceva il concorso “Pace, Europa, Futuro” indetto dall’Unione Europea nel 2012, con cui si chiedeva ai giovani europei cosa significasse per loro la pace in Europa. Nel 2012, per la prima volta, il premio Nobel per la pace veniva assegnato a una non persona fisica. Infatti, a ricevere l’onorificenza sul palco del municipio di Oslo c’era una rappresentanza delle istituzioni europee. L’Unione Europea, sin dalla sua fondazione, come recita il comunicato stampa, ha «contribuito a trasformare la maggior parte dell’Europa da un continente di guerra in un continente di pace». Anche destre e sinistre convergono nell’individuare, tra gli achievements dell’Unione, proprio l’aver assicurato oltre sei decenni di pace e prosperità ai propri cittadini, sostituendo alle armi tavoli negoziali democratici permanenti in cui gli Stati Membri possono confrontarsi. Continua la lettura dell’editoriale di Rosalba Famà sul sito di Comunità di Connessioni