Virgilio e la vanità dell’egoismo politico
I recenti avvenimenti politici ci invitano a riflettere sul valore della leadership, su quali principi motivano l’agire politico e, più in generale, sul metodo e sullo stile delle decisioni politiche. Tornare ai classici della letteratura, in questo caso l’Eneide di Virgilio, può farci riflettere su questi temi, prendendo spunto dai grandi del passato per illuminare il presente. Nello specifico, il concilio dei Latini dell’undicesimo libro, una scena all’apparenza marginale, ripropone con forza e vigore l’immagine di una politica populista e interessata unicamente a interessi partici e “di palazzo”. Queste posizioni, però, non sono la scelta giusta perché non mettono al centro il bene pubblico, e infatti non sono in grado di rispondere alle sfide del mondo, e finiscono per essere sconfitte. Presentandoci un cattivo modo di fare politica, Virgilio ci indica la strada per una nuova, e migliore, vocazione all’agire pubblico. Continua la lettura dell’editoriale di Gianluca Porta sul sito Comunità di Connessioni