La testimonianza di due preti martiri e la Festa del 25 aprile

Il presidente della Repubblica italiana sarà domani a Boves, nel cuneese, nella Festa della Liberazione dal nazi-fascismo. Ultima tappa della giornata di Sergio Mattarella la visita nella parrocchia dove riposano le spoglie dei Beati Giuseppe Bernardi e Mario Ghibaudo, due sacerdoti martiri – uccisi durante la strage del 19 settembre del 1943 – che difesero la propria gente fino al sacrificio della vita.
Fin dai primi giorni dopo l’elezione alla Cattedra di Pietro, Francesco ha esortato vescovi e sacerdoti ad essere pastori in mezzo al popolo. Pastori “con l’odore delle pecore”, per citare una delle definizioni più efficaci trovate dal Pontefice in questo decennio. Esortazione costante nel suo Magistero, ripetuta in tante occasioni, ed in particolare negli incontri con il clero della sua diocesi così come nei suoi viaggi apostolici internazionali che gli hanno offerto la possibilità di incontrare la Chiesa di ben sessanta Paesi. Parlando spesso a braccio – dunque da cuore a cuore – il Papa ha sottolineato la bellezza dell’essere sacerdoti. Uomini che, nella sequela del Signore, si fanno servitori disinteressati del suo popolo, rappresentanti di una Chiesa “con il grembiule” come amava dire Don Tonino Bello, di cui proprio in questi giorni abbiamo ricordato il trentesimo della morte. Continua la lettura dell’articolo di Alessandro Gisotti – Vatican News