Il giardino della fraternità
Ci sono momenti nella storia in cui, per rigenerarla, occorre scegliere parole nuove. Circa 10 anni fa il termine “ambiente”, per esempio, nelle sue declinazioni – transizione ecologica, nuovo modello di sviluppo, sostenibilità ecc. – è stato in grado di modificare le agende pubbliche delle aziende e dei governi. In questi ultimi tempi sta faticosamente sorgendo un’altra parola: fraternità. Il merito è stato di Papa Francesco che il 3 ottobre 2020 ha firmato un’enciclica, Fratelli tutti, per portare il senso di questa parola al centro del dibattito. ?Nessuna velleità, anzi. I tempi recenti ci insegnano come l’io non basti a se stesso: è sempre il “noi” che apre le porte a occasioni di riscatto nella società. È una sfida grande che ha bisogno di un’alleanza sociale nuova capace di capovolgere modelli che hanno perso umanità. Vale per tutti gli ambiti, dall’impresa al terzo settore, dalla politica e all’associazionismo. ?La stessa Costituzione italiana è nata da un “dono” di fraternità: le culture politiche di allora decisero di fare un passo indietro rispetto ai propri interessi di parte per farne due avanti insieme per promuovere la dignità umana. Continua la lettura dell’editoriale di Francesco Occhetta – Comunità di connessioni