Venerdì 31 maggio, conclusione della Peregrinatio alla Pellegrina con mons. Brambilla

Venerdì 31 maggio alle 20,45, introdotta dal rosario, sarà presieduta dal nostro vescovo Franco Giulio Brambilla con tutti sacerdoti delle nostre tre parrocchie  la solenne eucarestia di conclusione della Peregrinatio Mariae, che ha visto l’immagine della Vergine Pellegrina nella nostra Upm Novara Ovest: a Santa Rita, alla Pellegrina e a San Martino. L’incontro chiude un’intenso mese mariano, connotato da due feste patronali, dalla celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, delle prime comunione, delle cresime e del pellegrinaggio di tante persone ai piedi della veneratissima effigie della Madonna Pellegrina, a partire dal tema proposto “Fate quello che vi dirà”.

E’ stato, questo di maggio, una sorta di percorso sinodale, cioè camminando insieme alla Madonna, in ascolto delle parole che il nostro vescovo ci ha indicato con il Sinodo XXI. Infatti, la condizione che contraddistingue Maria Santissima è proprio l’ascolto. Nei vangeli poche sono veramente le parole di Maria. In Lei è predominante la custodia nel cuore della Parola, delle parole del Figlio, di quelle degli apostoli e della Chiesa nascente. Maria aveva ascoltato Dio e il frutto di tale ascolto era stato Gesù. Maria aveva ascoltato Gesù e il frutto di tale ascolto era stato la Chiesa. Maria aveva ascoltato la Chiesa e il frutto di tale ascolto è divenuto un’altra maternità, quella della stessa Chiesa. Maria diviene così l’immagine della Chiesa che accoglie la Parola, la fa sua e, attraverso un mistero di maternità, la riconsegna a ciascuno di noi.
Questo atteggiamento diviene fondamentale per tutti noi, soprattutto in questo nostro tempo così confuso e distratto, riassunto nelle parole rivolte ai servi alle nozze di Cana «Fate quello che vi dirà», perché si rinnovi il prodigio di alleanza, sancita fin dal nostro Battesimo col Signore: quello di un ascolto amoroso, fatto di accoglienza di chi offre il proprio cuore e la propria vita perché ne diventi uno scrigno, un deposito della Parola di Dio comunque manifestata, tanto nella vita di ogni persona, tanto nelle opere.
Ecco dunque, il senso rinnovato di questa proposta di pellegrinaggio. Arrivata nelle nostre chiese la Vergine ci ha invitato all’ospitalità e all’ascolto e noi, a nostra volta, diventando suoi imitatori, ci siamo fatti discepoli di Gesù, ospitali gli uni con gli altri a partire dalle nostre stesse comunità, per «essere sale della terra» e «luce del mondo». E così vedendoci, «assidui all’insegnamento degli Apostoli, alla comunione, alla frazione del pane e alla preghiera» gli altri «glorifichino il Padre nostro celeste».