Il Papa: le società misurino il loro passo sugli anziani

Per contrastare lo stereotipo tradizionale che vuole l’anziano malato, invalido, isolato e indebolito, serve considerare e vivere la vecchiaia come una stagione produttiva e un tempo di grazia. Ne ha parlato il Papa questa mattina nel discorso all’Associazione nazionale lavoratori anziani, in udienza nel 70° anniversario della fondazione
Le nostre società e il mondo hanno bisogno della sapienza e dell’esperienza degli anziani e dell’incontro tra anziani e giovani per essere più accoglienti, più umane, più cristiane e più rispettose dei diritti di tutti. Invece sono troppi ancora gli stereotipi intorno alla vecchiaia intesa solo in termini di rischi e costi e non di risorse e potenzialità e ancora troppo prevalente è la cultura dello scarto nei confronti di chi è più debole. Questi i temi al centro del discorso che questa mattina il Papa rivolge all’Associazione nazionale Lavoratori anziani ricevuta in udienza in occasione del 70° anniversario dalla fondazione. Dando la sua lettura dell’anzianità il Papa la presenta nel duplice aspetto di “stagione del dono” e “stagione del dialogo”. Continua la lettura dell’articolo di Gabriella Ceraso sul sito di Vatican News.