Coronavirus: come comportarsi? Risposta alle domande frequenti delle parrocchie
Miei Cari,
di seguito pubblichiamo la risposta ad alcune domande frequenti per le parrocchie e gli oratori della diocesi, a cura del vicario generale don Fausto Cossalter.In parte ve le avevo già anticipate nel mio aggiornamento del 12 marzo, in più, in queste disposizioni, c’è la questione prime comunioni e cresime
CHIESE APERTE O CHIUSE?
Sì, le chiese possono restare aperte, perché è un segno bello di una Presenza che “resta con noi”. Dobbiamo però ricordare alla gente l’importanza assoluta di non uscire di casa se non per necessità urgenti (acquisto di generi alimentari, farmaceutici…). Sulle porte delle chiese vengano quindi affissi dei cartelli che ricordano le norme sanitarie prescritte, da osservare scrupolosamente.
ESPOSIZIONE DEL SANTISSIMO SACRAMENTO?
Poiché la gente non deve uscire di casa, non bisogna programmare l’esposizione del Santissimo Sacramento.
LA VISITA E LA COMUNIONE AGLI AMMALATI?
Certamente non si devono inviare i ministri straordinari dagli ammalati nelle loro case in questi giorni. Il virus lo si può prendere o portare… Gli anziani sono i soggetti più fragili. Il parroco potrà andare nelle case solo in caso di grave necessità, prendendo le precauzioni opportune (mascherina e guanti). Questo non significa però “abbandonare” i malati, la premura pastorale ci suggerirà forme di contatto o presenze alternative.
BATTESIMI, MATRIMONI E FUNERALI
Battesimi e matrimoni devono essere rimandati al termine dei giorni di emergenza.
Per i funerali, la benedizione alla salma, solo con i parenti stretti, deve essere impartita sul sagrato della chiesa o al cimitero secondo le disposizioni e gli accordi da prendere con le Autorità del comune della propria parrocchia.
PRIME COMUNIONI e CRESIME
Mantenere le date previste o rinviarle? Io attenderei ogni decisione; decidere oggi o fra qualche settimana non cambia molto… A mio avviso se al 3 aprile la vita tornasse nella norma, si potranno prevedere le celebrazioni in calendario a maggio. L’obiezione a proposito dei pochi incontri di catechismo fatti, non mi sembra determinante, la formazione potrà continuare anche dopo le celebrazioni…
Altra obiezione è il problema economico per chi dovrà riservare viaggi (parenti che vengono dal sud) o ristoranti; non avranno difficoltà a farsi rimborsare o ad annullare le prenotazioni davanti all’evidente emergenza. Ma se la vita riprende non è bello che noi restiamo ancora fermi…
Se invece qualche famiglia non volesse attendere la nostra decisione potrà in autonomia rimandare il sacramento all’anno successivo.
A SEGUITO DELLE DISPOSIZIONI PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS, GLI UFFICI DELLA CURIA DIOCESANA RESTERANNO CHIUSI FINO A NUOVE DISPOSIZIONI
DISPOSIZIONI E COMUNICAZIONI IN TEMA DI CORONAVIRUS AGGIORNATE A VENERDì 13 MARZO 2020