Acqua e cambiamenti climatici: non possiamo aspettare

Nella Giornata mondiale dell’Acqua, l’Onu pubblica il Rapporto 2020 sullo sviluppo idrico e richiama l’intera comunità internazionale a saper gestire questa preziosa risorsa. Monsignor Arellano chiede di abbandonare logiche mercantili per garantire il diritto all’acqua potabile per tutti.

“Acqua e cambiamenti climatici” è il tema dell’odierna Giornata mondiale dell’Acqua, che a causa dell’epidemia del coronavirus non viene celebrata pubblicamente, ma attraverso la stampa e in rete arriva all’umanità il pressante invito: “Non possiamo permetterci di aspettare. Tutti possiamo fare qualcosa”.

Mettere la persona al centro delle politiche idriche
In questa occasione, mons. Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso la Fao, sollecita la comunità internazionale al “dovere morale di agire non assecondando la logica mercantilistica che cerca il profitto ad ogni costo ma promuovendo misure e decisioni che siano eticamente fondate e mettano al centro la persona umana”.

Non sprecare l’acqua e contrastare cambi climatici
“Gli avvertimenti sono necessari. Ma la paura da sola non servirà”, ammonisce il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, richiamando il mondo intero ed ogni persona ad agire per non sprecare l’acqua e intraprendere ogni azione possibile per fronteggiare i cambiamenti climatici. Continua la lettura dell’articolo di Roberta Gisotti sul sito di Vatican News