La paura, il dolore e la preghiera universale
Una preghiera silenziosa, in una piazza deserta riempita di credenti e non credenti di tutto il mondo. È una preghiera universale quella che fa uscire dal cuore non le nostre parole ma i gemiti inesprimibili dello Spirito. Non servono etichette: Dio è Padre di tutti. La paura e il dolore possono dividere ancora di più, ma possono unire in modo inaspettato le persone più diverse. In quella piazza vuota si sono sentite le lacrime dell’umanità. Si è visto il pianto di atei e agnostici davanti ad un Crocifisso sanguinante e il grido d’aiuto dei figli accanto all’icona di una madre. Siamo così diversi, ma quando si scatena la tempesta e gridiamo “Siamo perduti!” ci scopriamo così uguali, così simili nella nostra fragilità, così uniti da un destino comune, perché ci ritroviamo insieme nella stessa barca, fratelli e sorelle “di poca fede”. Continua la lettura dell’articolo di Sergio Centofanti sul sito di Vatican News