#pretipersempre: le storie dei sacerdoti morti per il coronavirus
In italia si registrano tra i morti per il Covid-19 anche un numero consistente di sacerdoti, religiosi e religiose. Anche se molti di essi erano anziani, questo dato statistico non deve ingannare: infatti, l’età media dei sacerdoti in Italia è molto alta e, a fronte delle poche vocazioni, tutti questi sacerdoti erano ancora attivi sul campo di lavoro, che sono le nostre comunità. Questo aggrava non poco la situazione di molte diocesi, che si troveranno a dover ampliare il ministero di tutti gli altri sacerdoti, per far fronte alle necessità che le parrocchie hanno, per la loro notevole incidenza e capillarità sul territorio italiano. Segnaliamo a questo proposito un articolo di Francesco Ognibene del quotidiano Avvenire, che è in costante aggiornamento, per la grave situazione che non risparmia nessuno.
La Spezia, Bolzano (due volte), la prima vittima a Vercelli, e purtroppo ancora Bergamo: i cinque sacerdoti della cui morte è giunta notizia in queste ultime ore portano il totale delle perdite nel clero delle nostre diocesi a 79 vittime, includendo anche un sacerdote salesiano alla guida di una comunità pastorale della diocesi di Milano, ma senza contare i religiosi in servizio pastorale presso chiese e comunità della loro congregazione (è il caso ad esempio dei due Orionini morti a Tortona e impegnati nel santuario fondato da don Orione, o di alcuni dei 16 missionari Saveriani deceduti a Parma e in servizio presso il santuario annesso alla Casa madre). Continua a leggere