Corsi in preparazione al matrimonio: le proposte dell’ufficio diocesano famiglia

Carissimi,
vi scriviamo per condividere con voi una questione che si pone alla nostra attenzione.
La forzata interruzione delle attività pastorali ha portato, in alcune zone della nostra Diocesi, alla sospensione dei percorsi di preparazione al matrimonio. Naturalmente la cosa era inevitabile, ma questo non può certo diventare un impedimento per le coppie che desiderano sposarsi. Ciò nondimeno, non è segno di vicinanza e di accompagnamento lasciare che i prossimi matrimoni vengano celebrati senza nessun incontro o conoscenza tra gli sposi e la comunità che li accoglie.
Più volte in questi anni ci siamo chiesti come farci vicini ai fidanzati, e il tempo che abbiamo trascorso “lontano” non può ora lasciarci a mani vuote: è importante, crediamo, fare memoria di questi giorni per portare ancora più nel cuore il desiderio di essere una comunità “familiare”, una “famiglia di famiglie”  che sente il peso della lontananza o dell’incontro distratto.
Per questo vogliamo comunicarvi la nostra disponibilità, personale e come Ufficio, per trovare modi e forme per accompagnare fino al matrimonio quegli sposi che celebreranno le proprie nozze prima che nuovi “percorsi” possano essere avviati. Naturalmente i singoli sacerdoti o le coppie guida potranno immaginare mini-percorsi personalizzati, realizzati magari anche nelle case. O, in alternativa, potremo pensare insieme a come ristrutturare i percorsi in modalità on-line. E ancora si potrà pensare a nuovi modi di collaborazione all’interno delle UPM per mettere in comune le forze ed i pensieri e farsi comunque vicini ai futuri sposi.
In ogni caso ribadiamo la nostra disponibilità sia per confrontarci su nuove idee che possono nascere, sia per accompagnare come Ufficio i fidanzati, in via straordinaria, per sopperire ad eventuali impossibilità, ricordando sempre quanto la relazione personale e l’accompagnamento “mano nella mano” sia la via più efficace per annunciare, “eventualmente anche con le parole” come diceva San Francesco.

Attendendo vostre reazioni o commenti
vi abbracciamo con affetto

don Stefano, Marco e Margherita