Giorno della memoria, scrutare i silenzi per non dimenticare

L’associazione Progetto Memoria è un esempio di impegno intergenerazionale, nata per non dimenticare la storia e le storie della Shoah. Quelle che i volontari raccontano tra i banchi di scuola e rintracciano anche nei silenzi di chi non sempre riesce a narrare ciò che è indicibile
La parola “progetto” rimanda al futuro, a tutto ciò che si studia relativamente alla possibilità di attuazione, esecuzione. Il termine “memoria” ci riporta invece al passato, si nutre della capacità di conservare traccia di ciò che è accaduto. In questo caso, di quanto non sarebbe mai dovuto accadere. L’associazione Progetto Memoria si occupa di sviluppare l’attività didattica e di incontro in scuole, istituzioni e associazioni sui temi delle persecuzioni anti-ebraiche in Italia. I collaboratori di Progetto Memoria sono volontari. Persone sopravvissute ai campi di concentramento, testimoni diretti ed indiretti delle persecuzioni razziali, che raccontano le loro storie familiari. Storici ed insegnanti, guide ed archivisti. Un impegno quotidiano, fatto di ricerca e dettagli, rivolto in particolare ai giovani studenti e che, come spesso capita quando si ragiona su ciò che non conosce ragione, si manifesta anche nella capacità di leggere oltre i silenzi di chi non riesce a rivivere, neppure a parole, ciò che ha dovuto sopportare. Continua la lettura dell’articolo di Andrea De Angelis sul sito di Vatican News