Ogni comunità parrocchiale è chiamata a essere casa e scuola di carità. L’accoglienza verso chiunque si rivolga alla parrocchia, l’attenzione alle problematiche umane, la disponibilità delle persone della comunità, la cura delle relazioni, la partecipazione ai problemi sociali, la sensibilità verso le situazioni personali, sono tratti che devono caratterizzare una parrocchia perché sia un ambiente aperto e ospitale. Il privilegio dei poveri chiede oggi attenzione anche per le persone e le famiglie: coppie separate, famiglie con figli disabili, situazioni di grave malattia, anziani soli nelle loro case, famiglie chiuse nel proprio appartamento, immigrati. In ogni comunità parrocchiale non possono mancare occasioni, momenti, iniziative finalizzate a rendere concreta questa sensibilità nei confronti degli ultimi. Nell’ambito delle UPM siano perciò potenziate le caritas, collegando i centri di ascolto tra le parrocchie, per dare una risposta più competente ed efficace ai bisogni. Il servizio non sia delegato agli “specialisti della carità”, ma sensibilizzi sempre tutta la comunità. La famiglia va valorizzata quale luogo in cui imparare e vivere la solidarietà e l’attenzione all’altro. Soprattutto i ragazzi e i giovani vanno coinvolti in esperienze di carità con progetti adatti alla loro età e cultura.
(XXI Sinodo Diocesano, Liber Synodalis, 28)
IL CENTRO DI ASCOLTO PARROCCHIALE
Che cosa è: Il Centro di Ascolto Parrocchiale (CdA) è il luogo dove la comunità cristiana incontra le persone che vivono uno stato di disagio. È una “porta aperta al territorio” che si caratterizza principalmente nelle seguenti funzioni: Accoglienza e Ascolto.
A chi si rivolge: L’Accoglienza. Accogliere incondizionatamente la persona nella sua integrità senza distinzione di razza, di sesso, di religione. Accoglienza come valore che ha profonde radici evangeliche. L’Ascolto. I volontari – a nome della comunità – si impegnano ad ascoltare e “leggere” con attenzione i racconti di sofferenza. Un servizio non necessariamente professionale, ma che nasce da un mandato della comunità cristiana.
- Prima risposta. Cibo, lavoro, casa, diritti negati sono richieste che necessitano di una prima risposta, a volte immediata. Possibilmente attraverso il coinvolgimento della comunità parrocchiale.
- Orientamento. La complessità della società attuale si riflette nelle storie di disagio sociale che si presentano nel Centro di Ascolto che vanno analizzate con cura per orientare le persone verso le soluzioni più indicate, a partire dalle risorse presenti sul territorio (Centri di accoglienza, patronati, servizi sociali).
- Promozione di reti solidali. La comunità è una risorsa fondamentale spesso trascurata nei percorsi di soluzione al disagio. Il territorio deve diventare luogo di promozione di reti di solidarietà che accompagnano le persone alla ricerca di risposte. Il CdA si rapporta costantemente con i servizi sociali del territorio in termini di sussidiarietà, cercando di evitare di porsi con uno stile di supplenza.
Quando: Il centro è aperto quindicinalmente, in concomitanza che la distribuzione delle borse dalle 9,30 alle 11,30 al martedì. Sono stati predisposti dei fogli di richiesta appuntamento. Scarica appuntamento centro ascolto & PRENOTAZIONI centro di ascolto S. Rita
Dove:
- Centro Ascolto Parrocchiale Santa Rita, Via Stangalino 8, 28100 Novara Tel. 0321 627189
- Per emergenze: chiamare il numero del Centro di Ascolto parrocchiale: + 39 379 21 46 245 (è sempre acceso)
Per la distribuzione dei viveri a settimane alterne
- la preparazione delle borse: ogni lunedì pomeriggio
- la distribuzione borse: martedì mattina dalle 9,00 alle 11,00
Il centro d’ascolto parrocchiale è aperto su appuntamento.
- Per prenotare telefonare al 3792146245 (è sempre acceso)
Per offerte
- o nella cassetta in chiesa dedicata a questo scopo
- o sul conto corrente della caritas parrocchiale IBAN: IT51V0503410109000000002679