Le Unità Pastorali Missionarie, sono gruppi di parrocchie riunite insieme per un lavoro in sinergia e per una cammino di comunione.
Sono state introdotte dal XXI Sinodo della Chiesa novarese e istituite con decreto del vescovo Franco Giulio Brambilla, in apertura dell’anno di sperimentazione del testo sinodale il 16 maggio 2016. Con decreto del 29 settembre 2017 è stato sancito definitivamente il numero (sono in tutto 27) e i confini.
«Davanti alla complessità della vita contemporanea, soltanto mettendo insieme i doni, le risorse e le caratteristiche di ogni comunità ci si potrà fare carico dei nuovi problemi posti all’evangelizzazione», si legge al numero 14 del Libro del XXI Sinodo.
Al numero 31, si spiega poi come «La modalità della composizione e del funzionamento delle UPM terrà conto della grande diversità dei territori e delle situazioni pastorali. L’UPM è il luogo per eccellenza per pensare e attuare una pastorale “programmatica”. Con questo termine si vuole indicare l’azione missionaria della chiesa che si fa carico della pastorale di ambiente, sia nello slancio missionario verso i luoghi di vita delle persone e le periferie esistenziali e geografiche del territorio, che talvolta la frammentazione delle parrocchie lascia ai margini, sia con una più forte ripresa della missione verso gli ultimi e i lontani e della missione ad gentes. Questo richiede che la programmazione proceda in modo coordinato: i cammini parrocchiali faranno riferimento alle scelte comuni operate dalle UPM, inserendole nell’arco del progetto pastorale diocesano proposto dal Vescovo».